Gli ultimi due articoli di Claudio
Lombardi - EU/1 - EU2 - ci dicono che cos'è il Parlamento Europeo che tra qualche giorno
andremo a rieleggere e quali vantaggi ricaviamo noi tutti dall'essere dentro
l'Europa. Ci parlano anche dei limiti attuali dell'Europa: il Parlamento è
molto debole rispetto al Consiglio, un organismo del quale fanno parte i capi
di governo degli Stati membri, e via via, su materie specifiche, i ministri. E
la Commissione Europea, che riceve insulti ogni giorno da parte dei componenti
del nostro governo attuale, come se fosse un'accolita di burocrati sganciata
dai singoli Stati, è composta invece da membri indicati dai governi nazionali,
ed ha prevalentemente il compito di vigilare sulle decisioni dei singoli Stati
e del Parlamento UE.
Bisogna aggiungere che la Banca Centrale Europea non ha l'autonomia ed i poteri che negli Stati Uniti ha la Federal Reserve: la BCE fa parte del sistema delle banche centrali degli Stati europei (è quindi il Sistema che prende le decisioni). Ed il suo compito principale è
quello di mantenere la stabilità dei prezzi e regolare il tasso d'inflazione, mentre la Federal Reserve americana, organo di uno Stato Federale come gli USA, dove sulla scelta Federazione/Confederazione si è consumata una guerra civile verso la metà dell’Ottocento, ha il compito di promuovere la stabilità dei prezzi, di regolare l'inflazione, ma anche garantire la piena occupazione.
Bisogna aggiungere che la Banca Centrale Europea non ha l'autonomia ed i poteri che negli Stati Uniti ha la Federal Reserve: la BCE fa parte del sistema delle banche centrali degli Stati europei (è quindi il Sistema che prende le decisioni). Ed il suo compito principale è
quello di mantenere la stabilità dei prezzi e regolare il tasso d'inflazione, mentre la Federal Reserve americana, organo di uno Stato Federale come gli USA, dove sulla scelta Federazione/Confederazione si è consumata una guerra civile verso la metà dell’Ottocento, ha il compito di promuovere la stabilità dei prezzi, di regolare l'inflazione, ma anche garantire la piena occupazione.
Tutta questa costruzione sembra essere
ancora troppo squilibrata, come ogni costruzione in corso d'opera. Come
nell'apologo del calabrone (secondo le leggi dell’aereodinamica, il calabrone
non potrebbe volare. Ma lui non lo sa e vola lo stesso), è difficile pensare
che possa volare all'infinito. Non è del tutto Confederazione perché c'è già un
Parlamento eletto direttamente dai cittadini, non è ancora Federazione perché
gli Stati nazionali hanno un peso preponderante rispetto a quello del
Parlamento, e sulle materie fondamentali possono persino esercitare il potere
di veto. E la Commissione non è un Governo, ma un organo di verifica e controllo
con soli poteri sanzionatori.
Invece vola, ma non può volare
all'infinito così com'è, perché intanto il mondo continua a cambiare
rapidamente. Non ha una politica estera e della difesa comuni, politiche
ambientali, fiscali, di welfare e sull'immigrazione comuni. È quindi un nano
politico dentro i processi di globalizzazione, a confronto con i giganti
rappresentati, per fare solo qualche esempio, dagli USA, dalla Russia, dalla
Cina, dai quali rischia ogni giorno di essere stritolata e sbriciolata nei
molti Stati che la compongono. È ricchissima sul piano economico, commerciale e
culturale, ma politicamente debole. E fa gola ai lupi del mondo, che non hanno
bisogno di nuove guerre per ridurci in macerie non solo metaforiche.
È su questo che si vota nelle prossime
elezioni.
Ci sono i partiti europeisti, che
appartengono alle tradizionali famiglie politiche che, sia pure in maniera
diversa, vogliono un rafforzamento dell'Unione sviluppandone rapidamente le
caratteristiche Federali (Popolari, Socialdemocratici, Liberali, Verdi) per
rendere l'Europa un sicuro e solido protagonista a livello mondiale.
E ci sono i cosiddetti sovranisti, i
nazionalisti, le destre estreme, che vogliono riportare indietro l'orologio
della Storia, ritornando ai tempi in cui l'Europa era solo un'espressione
geografica, o al massimo un'area di libero scambio. Imboccando questa strada,
quella del gambero, i Paesi Europei nel loro insieme diventerebbero in poco
tempo, come ho già detto, delle colonie delle grandi potenze.
Ma l'Europa che abbiamo non basta:
bisogna aumentare i processi di coesione e di integrazione. Soprattutto bisogna
rafforzare le funzioni del Parlamento e trasformare la Commissione in un organo
di Governo, costruendo equilibri più avanzati.
Per questo guardo con interesse alla
proposta di Carlo Calenda, capolista PD nel Nord Est, di lavorare alla
costituzione, subito dopo le elezioni, di un gruppo di lavoro costituito da
rappresentanti autorevoli dei Paesi fondatori dell'Europa, per aprire una nuova
fase costituente. Potrebbe riunirsi a Roma, dove vennero firmati i famosi
Trattati del lontano 1957 per la Costituzione della Comunità Economica Europea.
Lo schema riporta le date di adesione alla Unione degli stati aderenti.
Non è indicato il 28° stato, la Croazia, che ha aderito all'UE nel 2013
Accennando alle forze che compongono oggi il nostro Governo, che litigano disordinatamente ogni giorno su tutto frenando l'economia, e intossicano la vita sociale aumentandone il rancore, l'odio, l'invidia e lo spirito di rivalsa, in più facendo perdere credibilità internazionale al Paese intero, Lombardi scrive di una loro intenzione più volte sbandierata di ridimensionare l'Europa, o addirittura di uscirne. Voglio ricordare a tutti gli esiti caotici della Brexit, che gli inglesi stanno pagando a caro prezzo senza ancora sapere quale sarà il loro futuro. Ma voglio anche sottolineare che le nostre forze di governo avevano un piano B, più volte finito sui giornali: non uscire spontaneamente dall'Europa, ma farsi cacciar fuori per l'ostinazione di non rispettarne le regole decise insieme. Non so se siamo già al piano B, ma quello che accade mi induce a pensare che è in quella direzione che stiamo andando.
Ecco perché voglio dire con forza che
bisogna andare tutti a votare domenica prossima. Se votiamo per rafforzare
l'Europa rafforziamo anche l'Italia. Viceversa, il nostro destino sarà quello
di lustrare le scarpe ai potenti del mondo. Del resto, per i molti Trattati che
l'Italia ha firmato, siamo anche cittadini europei, non solo italiani.
Lanfranco Scalvenzi
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